Il linguaggio della resa

24 febbraio 2010

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Cari lettori, puntata mensile che riassume gli accadimenti dell'esistenza terrena di RaiBobo. Che inizio in pompa magna.
Avvertenza al lettore: se non vuoi finire in depressione da qui in avanti cambia canale!

Dicevamo, ci siamo sentiti due mesi fa e le cose erano circoscritte alla normale amministrazione!
Le cose in 60 giorni sono cambiate e usare questo verbo sminuisce probabilmente quanto accaduto.

Per quei due cani che ancora non lo sanno, ho lasciato il collegio dopo 8 e qualcosa anni di permanenza. Scelta non voluta da me, tengo a precisarlo, ma che mi ha segnato in vari sensi.
Non nego che sono rimasto colpito da certi piccoli e grandi gesti di affetto dopo il mio saluto ma S.Giustina temo ormai sia passato.

Il presente per ora non è un granchè: l'ambiente di casa, siamo espliciti, non fa per me per evidente differenza di mentalità con chi ci vive. Poi quello che manca, e un vecchio collegiale me lo ha rinfacciato correndo a inizio anno, è la distrazione da quello che ovviamente deve essere la dura vita di tutti i giorni. La resa sembra vicina....

Risultato: non lo so ma mi manca quella verve, quella tranquillità, quel "non so che" utile per tentare di andare avanti.

In questa foschia densa però una soddisfazione me la sono presa: domenica comincia per me una piccola avventura visto che sono entrato (in prova per ora) in una piccola redazione sportiva radiofonica in una radio privata della mia zona.
Speriamo che almeno da questo punto di vista ci sia qualche possibilità di risollevarmi dal piattume generale.

Vedremo se fra 30 giorni la situazione si risolleverà! Onestamente, e qui chiudo il depressume generale, temo sarà difficile!

La scelta musicale di questo mese è Sanremese ed è il mio vincitore morale nonchè trionfatore tra i giovani

1 commenti:

Unknown ha detto...

che radio ? è sul web? posso ascoltarla in streaming? ossequi