Bobo's Life: cambiamenti

16 luglio 2010

Il Bobo's Life di questo mese, che torna dopo la pausa mondiale, parte con un annuncio.
Nei prossimi giorni, a cavallo del 4° anniversario di vita di questo blog, questo sito subirà una brezza di novità.
La home page avrà una nuova grafica ed è in funzione la fase preliminare della RaiBobo Radio,.uno dei grandi sogni di chi vi scrive che spera almeno una volta al giorno di darvi un segno della sua passione verso il mezzo di comunicazione più vecchio al mondo (... o quasi)

Ma fatta questa impaginata di novità, passiamo al mensile Bobo pensiero che parte appunto dalla parolina con l'accento appena pronunciata.

Spesso, ormai mi conoscete, di fronte al restyling del blog, o di qualche aspetto della tua vita, c'è sempre la voglia di cambiare pagina, quella che ha la casalinga quando gira i mobili per evitare la solita monotonia delle quattro mura domestiche.

Capita quindi che una persona tanto lontana quanto tanto vicina a me da anni mi ripeta il monito "Ti stai mangiando gli anni più belli della tua vita!" e viene da pensare che non abbia poi tutti i torni.
Non faccio il discotecaro, il mio giro vita esalta una certa sedentaritetà, non sono tipo da vacanze sempre e comunque altrimenti mi taglio le vene. Spesso in nome di un sacrificio che poi non è nemmeno tale, in nome di principi troppo vecchi per i miei 28 anni, mi ritrovo a sacrificare i sogni, a privarmi di quei piaceri piccoli ma risollevanti.
Io un colpevole di questa situazione lo conosco e sta scrivendo: ci sono dei co-colpevoli che più il tempo passa più fatico ad accettare e c'è una situazione che è come la camicia da matrimonio da riusare qualche anno dopo e qualche kilo di troppo dopo.

E in questa fase si rischia anche di fare un passo indietro in quei due pioli della tua scala di valori che ti sono rimasti: è il primo atto del festival delle incomprensioni con gli amici, delle parole dette e non pensate, dei ciao a denti stretti.

Capita quindi, che quanto il vaso sta per tracimare, si metta una pezza, si dia una passata di bianco sul grigiume o si scelga una carta da parati, che però, come le altre, col tempo si rovinerà

E dopo questo finale fatalistico è il momento dell' intervallo in musica, che in questi momenti trova un pilastro nel compianto Alex Baroni

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