SE QUESTO E' UN UOMO
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce la pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì e per un no
Considerate se questa è una donna
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno:
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli:
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri cari torcano il viso da voi.
Primo Levi, Se questo è un uomo
1 commenti:
In questo, personale, secondo giorno della memoria vorrei ricordare altri sterminii, genocidi e repressioni, apparentemente dimenticati:
Argentina, fine '70, inizio '80: circa 30.000 "desaparecidos", per motivi politici
Paraguay, anni '70: sterminio quasi totale dell'etnia Aché ad opera del governo
Namibia, inizi '900: l'80% dell'etnia Herero dai colonialisti tedeschi (65.000 persone)
Burundi/Rwanda, anni '70 e anni '80: circa 800.000 + circa 1.700.000 di civili sia hutu che tutsi, per motivi etnico-politici
Nigeria, anni '60: lotte etniche sterminano il 10% del gruppo Ibo (circa 1.000.000 di morti)
Darfur (Sudan): dal '56 lotte tribali hanno provocato finora più di 400.000 morti
Uganda, dagli anni '70: circa 1.000.000 di morti per la dittatura
Guinea Equatoriale, dal '68: la dittatura ha provocato la morte del 25% della popolazione (200.000 persone)
Conflitto mondiale/teatro croato, guerra dei balcani e del Kosovo: globalmente più di 600.000 morti dal '41 al '99 sebbene il numero sia impreciso, per motivi religiosi, etnici e politici
Russia: si possono stimare circa 60.000.000 di morti nei Gulag e a seguito dell'eliminazione degli avversari politici, dagli anni '20 fino alla morte di Stalin nel '53
Ucraina: l'Holodomor, ovvero la deliberata carestia provocata dalla Russia nel '32-'33, provoca circa 7.000.000 di morti
Cina di Mao, anni '49-'61: dai 10 ai 20.000.000 nei campi di concentramento ed altri 20.000.000 per fame (gran balzo in avanti...)
Cambogia, anni '70: i Khmer Rossi di Pol Pot sterminano circa 2.000.000 di abitanti, quasi il 30% della popolazione, perché sospettati di sabotaggio al regime
Afganistan, '70-'90: il governo filosovietico provoca la morte di 2.000.000 di persone
Armenia, dal '15 al '23: il genocidio armeno ad opera dei Giovani Turchi provoca lo sterminio di quasi tutti i 2.000.000 di armeni
Bangladesh, '71: circa 3.000.000 di morti per l'allora regione pakistana dell'est, poi indipendente
Tibet, '59: circa 87.000 persone per l'invasione cinese
Timor Est, dagli anni '70 all'indipendenza: il 30% della popolazione (200.000 persone) dall'esercito indonesiano
Birmania, dai '60: chi lo sa?
Australia, fine del '700: i britannici sterminano quasi tutti i 500.000 aborigeni perché, in quanto tali, non dovevano esistere
Totale: 120.000.000 e dispari, senza contare lo sterminio ebreo, i morti delle due guerre e molti altri episodi passati e presenti qui non citati per mancanza di dati, anche incerti (es.: la questione curda).
Tirando le somme, il 2-4% della popolazione mondiale (equivalente agli abitanti di Milano sulla popolazione italiana), negli ultimi 250 anni, è stato eliminato principalmente per i seguenti motivi:
- razza;
- religione;
- orientamento politico;
- diversa nazione di appartenenza (xenofobia);
- guerra dovuta ai succitati.
Non dimentichiamo.
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