America 2008; Convention democratica Day 2

27 agosto 2008

Sarò molto più breve di iei per descrivere cosa è successo nella notte alla seconda giornata della convention democratica di Denver. Prima curiosità è la regia. Tutto il party democratico ha una regia televisiva e un autore che per anni ha organizzato gli spettacoli di Madonna. Cartelli, schermi, scritte, musiche di presentazione non sono casuali e i delegati sono a tutti gli effetti delle comparse per il video.

Ma bando alle sciocchezze, ieri due erano i discorsi attesi. Il primo era quello di Hilary Clinton ma ne parliamo dopo.
Dopo la Clinton è stata la volta dell'ex Governatore della Virginia Mark Warner, che ha tenuto il keynote address, solitamente il discorso più atteso della convention, fatto quattro anni fa da Barak Obama, ma questa volta parzialmente oscurato dall'attesa per la Senatrice di New York.
Tutti tremavano aspettando il discorso della MIA candidata.
Un sondaggio della CNN riportava che il 66% dei sostenitori della Clinton appoggia Obama, in calo rispetto al 75% di giugno. Evidentemente c'era della delusione per la mancata candidatura della Clinton alla vicepresidenza, ed un'altra spaccatura doveva essere ricomposta.
Ci ha pensato lei dicendo "E' il mio candidato e deve essere il nostro presidente". La senatrice ha poi ricordato i temi forti della sua campagna per la nomination e ha attaccato il candidato repubblicano McCain.

Sulla reale portata del suo discorso solo il futuro ci sarà risposta.
Tutti attendevano questo discorso e nell'entourage democratico c'è una discreta soddisfazione.
Per ora il servizio di Jordan Foresi di SkyTg24

Oggi parlerà il marito che spesso è stato in attrito con Obama. Vedremo

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